La finestra di fronte, appunto, di fronte a me, di fronte al mio computer quando scrivo, la finestra di casa, in poche parole. Il contatto con la città la mattina appena sveglio, a volte il pomeriggio appena sveglio, colei che mi ricorda dove mi trovo nel momento in cui magari me lo scordo. La vista dei tetti del V, il Pantheon così presente che è quasi in casa. E le luci gialle delle altre case quando cala la sera. Finestra amica e rassicurante.
sabato 24 febbraio 2007
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3 commenti:
Beh sono sicuro che diventeresti l'operatore ecologico più fattanzioso (scusa il francesismo) della Mouffe...wow sono il primo a commentare il tuo blog caro Andrea-Andri-Marinelli-Mari-Benji-Benjamin-Price-Benjamin Price...e chi più ne ha più ne metta dato che hai voluto rispolverare l'ennesimo "nomignolo". Mi sembra onestamente una buona trovata, anche se ti vedrei più a tuo agio con penna e calamaio piuttosto che come blogger. Tuttavia "la necessità rende l'uomo tecnologico (K. Gibran)" e quindi buona blog, approvato in pieno. Non mi aspetto certo il diario giornaliero stile "Libro Cuore", ma pennellate che accennino qualche contorno di quella meravigliosa realtà attraversata dalla Senna. Vorrei un Mari un po' Doisneau, capace come lui di immortalare dalla finestra attimi della sorprendente quotidianità parigina. Sarò un utente a dir poco attento. Buon lavoro.
ooo!!
"Dalla mia finestra si vede Parigi...S'estende in basso...Poi comincia ad arrampicarsi...verso di noi...verso Montmatre...Un tetto spinge l'altro ,sono a punta,feriscono,fan colare sangue giu' pei lampioni, lungo le vie,sangue blu,rosso,giallo...Piu' in basso ,poi, c'è la Senna,le nebbie pallide,un rimorchio che segue la sua strada...con un ululo di stanchezza...Ancor più lontano ci son le colline...C'è un raccoglimento,intorno..La notte sta per raggiungerci."
(L.-F.Céline Morte a credito)
chissà se Bardamu aveva una finestra vicino alla tua...
dal confine italo-francese ti mando saluti e complimenti per il blog!
ciao!
Giulia
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